CAMMINO VIA FLAVIA
Sulla Via Flavia, un cammino alla scoperta di città, territori, acque e storie millenarie alto adriatiche
Nel Parco di Muggia Vecchia transitano alcuni sentieri escursionistici come il prestigioso Sentiero Italia a pochi km dal suo termine di Lazzaretto, il CAI 1, la Traversata Muiesana e, ultimo arrivato, il cammino della Via Flavia che collega, in cinque tappe, Muggia ad Aquileia.
Un cammino molto variegato ai bordi dell’Adriatico settentrionale che su strade e sentieri attraversa boschi, campagne, riserve naturali, paesi e città tra la Venezia Giulia e il Friuli. Un’ area intrigante, misteriosa per le sue infinite frontiere, ricca di spunti religiosi - per i camminatori più spirituali - legati alla millenaria grande missione della Chiesa aquileiense.
Da Muggia ad Aquileia in 5 tappe
Come tutti i cammini anche questo entra nel cuore delle storie dei territori, delle città e dei villaggi, non disdegnando l’asfalto e ricordando il passato per comprenderne il presente e suggerire il futuro. Chi lo percorre non deve perdere di vista lo sfondo naturale tendente al blu di questo poliedrico spartito territoriale altoadriatico: la Via Flavia attraversa infatti uno straordinario mondo delle acque e a loro pare tutto declinato. Quelle salate del mare si mescolano con le acque dolci dei rii e dei fiumi che sfociano nel golfo con a capo l’Isonzo, il fiume vagabondo della pianura e il Timavo, il principe dei fiumi carsici che riemerge in più polle dopo un lungo tratto sotterraneo. Acque di laguna e acque di pianura imbrigliate nell’immensa frontiera artificiale degli infiniti, ripetitivi e allineati canali di bonifica integrale. Cavalcando le acque con l’ingegno, gli uomini nei secoli hanno aperto il golfo ai traffici, hanno prodotto il sale, l’oro bianco del passato, hanno costruito negli squeri e nei cantieri imbarcazioni sempre più grandi e veloci per connettersi al mondo, commerciare e creare benessere.
Nei nuovi musei di Trieste, di Monfalcone e Aquileia chi ha tempo e voglia ne potrà approfondire.
Sono le acque con le loro maree a scandire il tempo sulle coste e continuare a sfidare, assieme ai venti di Bora e di Libeccio, marinai e pescatori. Sono le acque benedette dei battisteri dei patriarchi di Aquileia che hanno evangelizzato questo lembo di Europa, sono le acque piovane, sempre sfuggenti quelle rincorse e raccolte dai carsolini prima che si inabissino nel sottosuolo delle rocce del Carso, nate anche loro in un mare primordiale.
Chi ha tracciato questo cammino con le classiche frecce gialle del Cammino di Santiago, ha tratto ispirazione dalla antica Via Flavia romana, che da Trieste portava in Istria e poi proseguiva verso Fiume e il Quarnero. Ha deciso di utilizzare le potenti suggestioni che il nome di questa via evocava per individuare un percorso che in qualche modo – pur su tracciato per forza di cose diverso da quello originale – mettesse in connessione questi luoghi così pregni di antichità e di multicultura per restituire al viandante di oggi il fascino di camminare nella storia.A questa antica via si arrivava con un altro tracciato da Aquileia, l’avamposto di pianura, poi diventato capitale, anche spirituale, scelto da Roma per la sua espansione verso la Dalmazia, l’Istria e il Danubio. Poche tracce restano di quelle antiche strade romane e la via di oggi compie questo tragitto Aquileia-Trieste nella direttrice contraria a quella dei legionari e dei coloni latini che allora cercavano la conquista.
Chi intraprende il percorso da Muggia verso Aquileia camminerà come quei popoli che, qualche secolo dopo, quel sogno imperiale hanno invece abbattuto e distrutto. Secoli di storia hanno poi avvicinato e allontanato dalla regione innumerevoli diverse frontiere che hanno lasciato in tutta l’area – preziosa e contesa cerniera tra mondo latino, slavo e germanico – tracce indelebili della loro presenza. Solo nell’ultimo secolo la Venezia Giulia è stata un’area contesa e poi smembrata in entrambe le due drammatiche guerre mondiali.
I camminatori sulla Via Flavia, preparandosi un po’, potranno dunque percepire sul percorso le sue infinite frontiere: acqua e terra, autoctono e profugo, Venezia e Asburgo, italiano e slavo, balcanico e continentale, muro e ponte, superficie e abisso, città e campagna, vittorioso e vinto. Si accorgeranno che nell’Alto Adriatico le cose hanno spesso una lettura multipla, hanno spiegazioni scientifiche e storiche per validare le diversità ma anche le assurdità. Uomini, lingue, animali, fiori, acque, linee commerciali ma anche chiese e religioni qui appartengono a territori e capolinea diversi che, compenetrandosi, si scontrano o si incontrano, creando una miscela plurale di rara potente intensità.
Anche la cucina rappresenta le diversità in cui si fondono gustosamente Aldo Adriatico e Mitteleuropa.
Per informazioni sulla percorribilità, sulle varie possibilità di pernotto, sui collegamenti bus e treno e sulle mappe della Via Flavia si può consultare il gruppo Facebook “Via Flavia, un cammino da fare” o dotarsi dell’apposita esaustiva guida cartacea “La Via Flavia a piedi” di Ediciclo Editore (2021) euro 16 da cui, per gentile concessione, è stato estratto parte di questo testo. Potete acquistare la guida tramite donazione anche presso la Basilica, grazie all’Associazione Amici di Muggia Vecchia APS, ogni Giovedì dalle 17:30 alle 18:30 (Segreteria, lato dx della Basilica attraversando la strada).
Prima tappa: Muggia-Bagnoli della Rosandra/Boljunec (km 20,4)
Seconda tappa: Bagnoli della Rosandra/Boljunec – Trieste, Miramare (km 20,0)
Terza tappa: Trieste, Miramare- Duino- Monfalcone (km 26,0)
Quarta tappa: Monfalcone-Fossalon di Grado (km 27,7)
Quinta tappa: Fossalon di Grado- Grado - Aquileia (km 21,2)
Dove timbrare le credenziali lungo la Via Flavia
Le trovi sulla guida, comunque tieni conto di questo:
tutti i luoghi dove pernotterai, e ovunque ti fermi, per bere un caffè, uffici turistici, ecc. ecc. basta spiegare in due parole a cosa vi servono, non avrete difficoltà. Poi Santuario Muggia Vecchia (all'entrata sul banchetto) chiesetta di S. Sebastiano (nei cassetti all'entrata), nel Duomo in piazza a Muggia (nel bar Tenda Rossa), poi chiesa di S. Giacomo a Trieste, S. Giusto a Trieste, Info Point di Piazza Unità, Info Point all'entrata del castello di Miramare, bar Santuario Monte Grisa, Info Point Sistiana sentiero Rilke, uff. Turismo dentro Castello di Duino, Chiesa della Marcelliana a Monfalcone, entrata isola della Cona, santuario isola di Barbana, Basilica Patriarcale di Aquileia. Tenete presente che questi luoghi però hanno orari di apertura e chiusura. La scheda per la tibratura la potete ordinare tramite il modulo presente sulla pagina Credenziali e Toppe della Via Flavia
Trasporti pubblici Trieste-Muggia
Documentazione utile
I luoghi dell'accoglienze lungo il Cammino Via Flavia (aggiornato 8.12.’23)